Una porta per Primiero | Masterplan

Una porta per Primiero
Masterplan

  • Anno 2015
  • Luogo Imer | Trentino
  • Team di progetto Mimeus | arch. Francesca Cazzetta
  • Categoria Paesaggio

Il progetto per la riqualificazione paesaggistica dell'area di ingresso alla valle di Primiero si pone l'obiettivo di riconfigurare esteticamente un luogo di grande importanza strategica. La “porta” coincide infatti con un nodo viabilistico di primaria importanza, luogo ideale ove collocazione un punto di scambio intermodale della mobilità a scala locale. In questo punto confluiscono infatti tre diversi livelli di mobilità: trasporto pubblico (urbano ed interurbano), traffico automobilistico e viabilità ciclabile. Nello specifico il progetto prevede la realizzazione di una nuova fermata per gli autobus in entrata o in uscita dalla valle. Nei pressi della fermata si collocano un piccolo info-point ed una stazione di “bike sharing” a servizio della limitrofa pista ciclabile. Questo spazio funzionale si caratterizza per la presenza di due piccoli volumi compatti che rimandano all’immaginario dei grandi massi erratici che, precipitando dalle alte pareti rocciose che in questo punto chiudono ad imbuto la vallata, si adagiano immobili sul fondovalle erboso.

The project for the landscape redevelopment of the entrance area to the Primiero’s valley has the objective of an aesthetic reconfiguration of a place with a great strategic importance. In fact, the "door" coincides with a major road network node, an ideal place where an intermodal point of exchange of mobility on a local scale can be placed. In this point, three different levels of mobility converge: public transport (urban and interurban), car traffic and cycle road. Specifically, the project involves the construction of a new stop for buses entering or leaving the valley. Near the bus stop there is a small info-point and a bike sharing station serving the nearby cycle path. This functional space is characterized by the presence of two small compact volumes that refer to the imaginary of large erratic boulders that, falling from the high rocky walls that in this point close the valley funnel, lie still on the grassy valley bottom.

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